La riabilitazione per la protesi d’anca è un processo fondamentale per il recupero della funzionalità e della mobilità dell’articolazione, nonché per il miglioramento della qualità della vita del paziente. In questo articolo, vogliamo illustrare le principali fasi e gli esercizi di fisioterapia che caratterizzano il percorso riabilitativo dopo l’intervento di protesi d’anca, con un focus sul punto di vista fisioterapico.
L’intervento di protesi d’anca consiste nella sostituzione dell’articolazione naturale, usurata da patologie come l’artrosi o la necrosi avascolare, con una protesi artificiale, realizzata in metallo o in plastica dura. L’obiettivo è quello di ripristinare la corretta biomeccanica dell’anca e di eliminare il dolore che limita la deambulazione e le attività quotidiane del paziente.
La riabilitazione dopo l’intervento di protesi d’anca inizia già nelle prime 48 ore dopo l’operazione, quando il paziente può iniziare a eseguire dei movimenti cauti di estensione e flessione della caviglia e del ginocchio, con l’ausilio del fisioterapista. Questi esercizi hanno lo scopo di prevenire la formazione di trombi e di mantenere il tono muscolare.
Successivamente, il paziente viene educato all’utilizzo dei bastoni canadesi o del deambulatore, e a camminare senza problemi. In questa fase, è importante rispettare alcune precauzioni per evitare il rischio di lussazione della protesi, come non superare i 90° di flessione dell’anca, non ruotare internamente o esternamente l’anca operata, non incrociare le gambe e non dormire sul fianco operato.
Il programma riabilitativo prosegue poi in struttura o a domicilio, a seconda delle condizioni del paziente e delle indicazioni del chirurgo. Gli esercizi previsti sono:
– esercizi per il recupero dell’escursione articolare dell’anca operata, sia attivi che passivi. L’escursione articolare è la libertà di movimento di una specifica articolazione, che comprende la sua massima apertura e chiusura;
– esercizi di ginnastica respiratoria, per migliorare la funzione polmonare e prevenire le complicanze respiratorie;
– esercizi di rafforzamento dell’anca, per potenziare la muscolatura che stabilizza l’articolazione e favorire il corretto allineamento della protesi;
– esercizi di equilibrio e propriocezione, per aumentare la sicurezza e la coordinazione dei movimenti;
– esercizi funzionali, per riprendere le abilità necessarie per svolgere le attività quotidiane, come salire e scendere le scale, sedersi e alzarsi da una sedia, entrare e uscire da un’auto.
La durata della riabilitazione dopo l’intervento di protesi d’anca può variare da paziente a paziente, ma in generale si aggira tra le 8 e le 10 settimane. Il numero e la frequenza delle sedute dipendono dal grado di recupero e dai progressi del paziente. Il fisioterapista ha il compito di valutare periodicamente i risultati ottenuti e di adeguare il programma riabilitativo in base alle esigenze individuali.
La riabilitazione per la protesi d’anca è un processo che richiede impegno, costanza e collaborazione da parte del paziente, ma che garantisce dei benefici significativi sul piano fisico e mentale. Contattateci per fissare una visita e iniziare il vostro percorso riabilitativo al numero +3901119780733 o su WhatsApp +393714361821.
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